Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato

Aumento aliquota contributiva gestione separata Inps: escludere chiaramente i professionisti (la protesta via fax ed e-mail).

Roma
  24-06-2011

Da ieri gli iscritti dell'Istituto Nazionale tributaristi (INT) stanno inviando fax ed e-mail al Ministro dell'Economia Tremonti ed al Ministro del Lavoro Sacconi, il motivo il paventato aumento dell'aliquota contributiva della gestione separata Inps dal 26,72 al 33,72%. Le poche notizie parlano dei lavoratori parasubordinati, ma come già avvenuto in precedenza gli aumenti hanno interessato anche i professionisti iscritti nel suddetto Fondo previdenziale.
Così dall'INT è stata predisposta una bozza di lettera ( in allegato) da inviare ai due Ministri (per ora) con la quale in modo molto chiaro si evidenzia che un aumento dell'aliquota previdenziale ( che già con il 26,72% è la più gravosa di tutto il settore professionale) non è assolutamente sostenibile nell'ambito del lavoro autonomo. Così infatti termina la lettera che stanno inviando i tributaristi dell'INT ... "se si incrementasse ulteriormente la già elevatissima aliquota previdenziale che i professionisti sono obbligati a versare e che non ha eguali per altre categorie autonome (26,72%), non sarebbe più previdenza sarebbe un salasso economico insostenibile!"
Intanto anche il Presidente dell'INT, Riccardo Alemanno, ha inviato due lettere speculari ai Ministri Tremonti e Sacconi (in allegato), ai quali chiede di dare una indicazione chiara e precisa circa l'esclusione dei professionisti da eventuali aumenti di aliquota, evidenziando che i professionisti della gestione separata, tra cui i tributaristi, nel corso degli anni hanno già fatto più sacrifici di qualsiasi altra categoria professionale dovendo sostenere l'onere di una aliquota contributiva al 26,72% che già così è economicamente devastante. Alemanno, che sempre nella lettera evidenzia comunque dubbi su un eventuale aumento così repentino anche per i solo parasubordinati che dovrebbero sostenere il terzo del versamento, ha inviato già ieri al Colap (Coordinamento delle libere associazioni) la richiesta di coinvolgere nella protesta tutte le altre associazioni del coordinamento ed i loro iscritti.
Così il Presidente dell'INT " La tensione è altissima tra gli iscritti e ciò è comprensibile perché quanto sta accadendo non può essere tollerato, incrementare in questo modo, in questo periodo di grave crisi i contributi previdenziali di 7 punti in percentuale meriterebbe di essere sottolineato da aggettivi che probabilmente potrebbero essere oggetto di querela, mi limito pertanto a rimarcare l'insostenibilità del prelievo contributivo su redditi sempre più ridotti da spese crescenti e da una tassazione su cui si è già detto tutto. Abbiamo chiesto pertanto agli iscritti di sostenere la protesta senza utilizzare toni troppo accesi, siamo professionisti e lo dobbiamo dimostrare anche in questa occasione.
Mi auguro di avere risposte confortanti dai Ministri interessati, ovviamente siamo pronti ad estendere la protesta ad altre sedi istituzionali per salvaguardare i nostri diritti ed il nostro lavoro. Credo che sia giunto il momento che per raggiungere gli obiettivi di bilancio si debba metter mano, seriamente, alla spesa pubblica e non incrementare i prelievi contributivi sempre dei soliti. Al tavolo di riforma fiscale chiederò che come è stata fatta una lista delle agevolazioni e delle detrazioni, sia fatta una lista mirata degli sprechi all'interno dei vari settori della spesa pubblica, sicuramente i numeri sarebbero molto superiori alla pur corposa lista delle agevolazioni ( oltre 480 voci ). "