Sburocratizzazione dell'attività dell'intermediario fiscale e maggiore riconoscimento della funzione professionale
Lo scorso 26 maggio il Presidente nazionale dell'Istituto Nazionale Tributaristi (INT) Riccardo Alemanno, a margine di un convegno sui " Servizi Telematici" organizzato dall'Agenzia delle Entrate DRE della Calabria, a cui ha partecipato Aldo Polito, Direttore centrale servizi ai contribuenti, ha presentato una serie di richieste volte a sburocratizzare l'attività dell'intermediario fiscale ed a riconoscerne maggiormente la funzione professionale. Le richieste sono riportate anche in una lettera indirizzata al Direttore generale dell'Agenzia Attilio Befera inviata questa mattina al numero uno dell'Agenzia, lettera che contiene anche una richiesta di incontro per potere meglio esporre ed approfondire le richieste.
Alemanno era accompagnato dal Delegato reg. INT per la Calabria, Antonio Paone, che ha collaborato con l'Agenzia per l'organizzazione del convegno. "Sono soddisfatto dell'iniziativa della DRE calabrese " ha dichiarato Alemanno " perché mi ha dato modo di incontrare e salutare personalmente il Direttore regionale Antonino Di Geronimo ed il Capo ufficio gestione tributi Eugenio Fregola, due persone molto valide professionalmente ed umanamente, che ho avuto modo di conoscere in occasione della firma del protocollo d'intesa. Inoltre l'occasione di incontro con il Direttore Polito, altro dirigente per il quale nutro profonda stima, ha reso ancora più interessante il convegno sui Servizi telematici dell'Agenzia e mi ha dato modo di porre l'attenzione sia sulla necessità di semplificare e sburocratizzare certi servizi, sia sul dare il giusto peso alla figura dell'intermediario fiscale abilitato ( tutti i tributaristi dell'INT hanno questa abilitazione), fermo restando che la funzione viene svolta per conto dei nostri utenti, con l'indipendenza che un mandato fiduciario comporta, pertanto, come ho già scritto ai tributaristi dell'INT, bisogna evitare di confondere funzioni pubbliche con funzioni di consulenza, certamente il nostro lavoro va a vantaggio anche dell'Amministrazione finanziaria che risparmia così denaro e tempo, ma noi siamo e dobbiamo restare consulenti indipendenti. Oltre alle richieste sulle modalità di fruizione dei servizi telematici da parte degli intermediari presentate all'Agenzia, prossimamente riproporremo al Ministro dell'Economia la richiesta del riconoscimento di un credito di imposta sui costi di software ed hardware sostenuti annualmente dai professionisti che svolgono la funzione di intermediario fiscale".