I dati statistici sui redditi danneggiano chi dichiara redditi regolari
Non piacciono all' Istituto Nazionale Tributaristi i dati statistici sui redditi, pubblicando dati generici per categorie si rischia di alimentare una tensione sociale, già favorita dalla crisi economica in atto, ciò però nella consapevolezza che esistono molti soggetti che non dichiarano parte del loro reddito.
" Ma il fatto è proprio questo, ci sono soggetti che evadono e non intere categorie " dichiara il Presidente dell'INT, Riccardo Alemanno , che evidenzia " Nei dati statistici generalizzati, si nascondono coloro che veramente evadono e non si evidenziano coloro che dichiarano correttamente il proprio reddito con relativo pagamento di imposte elevatissime. Ma come si possono sentire questi contribuenti, additati come evasori? Come si possono sentire coloro che effettivamente hanno avuto perdite, coloro che hanno iniziato o cessato l'attività nell'anno,oggetto di statistiche, con evidenti risultati negativi sui loro redditi? Meglio di gran lunga un rinnovato redditometro che vada a colpire i soggetti e non le categorie, sono anni che lo sosteniamo, lo abbiamo sostenuto nella precedente legislatura e lo ribadiamo in questa, fortunatamente anche l'Agenzia delle Entrate e recentemente la Commissione Bicamerale sull'Anagrafe Tributaria presieduta da Maurizio Leo lo stanno sostenendo. E' poi auspicabile che, da un'azione mirata di recupero dei redditi non dichiarati, si possa avere una riduzione delle aliquote Irpef, imposta che sommata agli altri prelievi tributari e contributivi ha raggiunto un livelli troppo penalizzanti per i contribuenti."
A dimostrazione che l'INT è favorevole ad un'azione mirata verso i veri evasori, il fatto che Presidente Alemanno negli scorsi mesi aveva inviato una proposta di recupero di imposte non versate al Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, il quale in un messaggio all'INT l'aveva ritenuta interessante. Si tratterebbe di un contributo di solidarietà da applicarsi agli accertamenti definitivi, per sostenere costi ed iniziative sociali, senza dovere ricorrere ad ulteriori imposte.