Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato

Un fondo di solidarietà per le fasce deboli a carico dei soggetti accertati

Roma
  28-03-2011

Realizzare un fondo per erogare contributi di solidarietà ai soggetti più deboli attraverso un prelievo aggiuntivo sugli accertamenti definitivi. Questa la proposta ribadita dall'INT (Istituto Nazionale Tributaristi) che già in passato aveva ottenuto l'interesse del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti. E' doveroso prevedere un aiuto per chi è in difficoltà, ad esempio i pensionati al minimo o le famiglie numerose a mono reddito, ma si ritiene che la pressione fiscale sui redditi nel nostro Paese sia già eccessiva e penalizzante, per cui anziché un contributo a tutti i contribuenti prevederne uno per i soggetti accertati ed il cui accertamento sia divenuto definitivo. Un contributo di solidarietà a carico di coloro che , volutamente o distrattamente, non hanno adempiuto correttamente al versamento delle imposte dovute penalizzando così il nostro sistema sociale.
Si potrebbe prevedere un contributo di solidarietà, a regime, da applicarsi agli accertamenti definitivi, calcolato sulla base degli imponibili evasi dalle persone fisiche e giuridiche. Una somma da riscuotere con le imposte e le sanzioni, da calcolarsi ad esempio su uno schema similare al seguente: sino a 2.000,00 euro di maggior imponibile contributo di euro 100 - da 2001 a 5.000 contr. di 200 - da 5.001 a 10.000 contr. di 400 - da 10.001 a 20.000 - contr. di 800 - da 20.001 a 30.000 contr. di 1.000 - da 30.001 a 50.000 contr. di 1.500 e poi a seguire con ulteriori fasce di maggior imponibile accertato e di contributo. Oppure prevedere una percentuale del 3% sui maggiori imponibili accertati.
Questa la dichiarazione del Presidente dell'INT Riccardo Alemanno "In questi giorni il Ministro Tremonti ha ribadito che il reperimento di risorse si deve effettuare con il recupero di evasione e non con l'applicazione di nuove imposte. Siamo assolutamente d'accordo con questa impostazione del Ministro e pertanto ripresentiamo la proposta della creazione di un fondo di solidarietà costituito proprio con il contributo di coloro che non hanno adempiuto correttamente agli obblighi dichiarativi, con tutti i danni che l'evasione comporta per il Paese e quindi per la solidarietà sociale verso le fasce più deboli. Invieremo la proposta a tutti i livelli istituzionali, anche attraverso il Tavolo di confronto sulla Riforma fiscale."