Bene la lotta all'evasione più mirata ed efficace, ma è necessaria una contestuale riduzione della pressione fiscale
L'Istituto Nazionale Tributaristi (INT) condivide e ritiene necessaria una maggiore lotta all'evasione, con strumenti più mirati ed efficaci, ma è altrettanto necessaria una contestuale riduzione della pressione fiscale. Strumenti come il redditometro, con le modifiche apportate, possono dare risultati positivi, ma bisogna evitare ogni forma di retroattività e soprattutto selezionare con maggiore attenzione i soggetti da verificare, utilizzando prima, ad esempio, i dati patrimoniali e reddituali già in possesso dell'Amministrazione finanziaria.
" Abbiamo più volte ribadito di essere favorevoli a controlli più mirati nell'ambito della lotta all'evasione " dichiara il Presidente dell'INT, Riccardo Alemanno, che aggiunge " bisogna però che contestualmente si diano segnali concreti per una riduzione effettiva della pressione fiscale. I contribuenti corretti hanno un carico di imposte dirette e di contributi che spesso mette in crisi la liquidità delle imprese o del lavoratore autonomo, liquidità già resa precaria dalla crisi economica e da una sofferenza sempre più ricorrente dell'incasso dei crediti, sarebbe un bel segnale che a fronte del recupero di somme evase si iniziasse, ad esempio, una graduale una riduzione delle aliquote dell' irpef. Ciò detto ribadiamo che la verifica della coerenza tra i redditi e le spese collegate al tenore di vita sia la strada giusta per dare del Fisco, l'immagine di un controllore che esercita il potere di controllo dove è giusto e necessario che sia, evitando verifiche a tappeto su intere categorie senza valutare prima le singole posizioni."