Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato

Il Sole 24 Ore pubblica l'intervento di Alemanno su visto e compensazioni IVA

Milano
  05-09-2009



Da Il Sole 24 Ore del 5 settembre 2009 pag. 27 - sotto l’intervento completo non “tagliato”

E’ giusto sovrapporre il ruolo di controllore e di consulente?

Sulle nuove norme relative alla possibilità di effettuare compensazioni IVA oltre i 10.000,00 (15.000,00) euro annui, si è già parlato e polemizzato molto, pertanto su questo argomento mi limito ad evidenziare due aspetti, il primo è relativo al fatto che eliminare gli abusi su compensazioni non dovute, è giustissimo anzi doveroso nei confronti dei contribuenti corretti (che sono la maggioranza), ma questi non devono essere obbligati a sostenere costi aggiuntivi per potere compensare il loro legittimo credito IVA; il secondo è quello relativo alla sovrapposizione del ruolo di controllore e di consulente. Partendo proprio da questo ultimo punto vorrei evidenziare come per lo scrivente, ma non solo , sia da evitare la sovrapposizione delle due funzioni (in alcuni casi come per la revisione contabile è infatti vietato) lasciando ben distinti il ruolo del consulente da quello del controllore, anche perchè i vari tentativi di attuare tale doppia funzione sono tutti naufragati miseramente. Pertanto se proprio è necessario un controllore esterno all’Amministrazione finanziaria per taluni adempimenti, questo soggetto non dovrebbe avere rapporti di consulenza con il contribuente certificato. Ritengo però che nel caso di specie, ovvero nel controllo delle compensazioni IVA, sarebbe sufficiente la comunicazione preventiva oltre all’effettiva presentazione della dichiarazione da cui si evince il credito, documentazioni inviate dagli intermediari fiscali abilitati all’Amministrazione finanziaria, soggetto, questa si, indicato dallo Stato come controllore del dovere costituzionale, da parte del cittadino, di ottemperare agli obblighi tributari e al versamento delle imposte dovute.
Detto questo, sorge in me il dubbio che chi sta parlando oggi di visto di conformità, come unica panacea per la correttezza fiscale, non conosca bene le norme collegate e neppure i meccanismi applicativi e, cosa ancor più grave, non è conscio del fatto che le imprese, soprattutto quelle meno strutturate, sono al limite della sopportazione degli adempimenti tributari anche dal punto di vista economico, soprattutto oggi in un periodo di così profonda crisi finanziaria e di consumi.
I professionisti abilitabili all’apposizione del visto di conformità, non solo gli iscritti in albi ma anche i tributaristi iscritti nei ruoli tributi (annotazione doverosa solo per fare comprendere che le norme non si possono citare parzialmente a proprio uso e consumo o peggio, come vorrebbe qualcuno, addirittura applicare a proprio uso e consumo ), devono eseguire una serie di adempimenti e di controlli, oltre ad avere sottoscritto apposita polizza di r.c. professionale con massimali minimi di euro 1.033.000 ( i 2 miliardi di vecchie lire come citato nella norma). Ciò evidentemente comporta forti oneri aggiuntivi, anche per il professionista ( che già nel settore tributario ne sostiene a sufficienza), il quale non potrà che trasferirli alla propria utenza, ma chi oggi decanta l’applicazione del visto è a conoscenza delle difficoltà che si incontrano per incassare le parcelle della normale consulenza?
Ultima cosa, ma assicuro che trattasi di mera annotazione e non di provocazione, chi attribuisce valori di correttezza e garanzia solo a taluni professionisti, sostenendo che questi soggetti diano piene garanzie in quanto riconosciuti dallo Stato, pongo una domanda: ma coloro che dovevano controllare e certificare Cirio, Parmalat & Co non erano forse professionisti riconosciuti dallo Stato?
E’ opportuno che il Legislatore riveda queste norme prevedendo sistemi di controllo, sulle compensazioni IVA, che evitino costi aggiuntivi ad aziende e consulenti, tutto ciò si può fare nell’interesse del Paese ed anche dei cittadini contribuenti.

Riccardo Alemanno
Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi