Convocato dal Ministro del Lavoro, Marina Calderone, il tavolo tecnico sul lavoro autonomo
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha convocato la prima riunione del Tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo per il pomeriggio di lunedì 14 e martedì 15 novembre presso la sede ministeriale di via Veneto. Il tavolo è previsto dall'articolo 17 della legge n. 81/2017 recante "Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato". Ai due incontri sono stati invitati a partecipare i rappresentanti degli Ordini professionali, delle Casse di previdenza, dei Sindacati dei professionisti e delle Associazioni professionali.
Al tavolo del 15 novembre parteciperà Confassociazioni rappresentata dal Presidente Angelo Deiana e dal Vice Presidente vicario Riccardo Alemanno. Alemanno, che è anche Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), da sempre si batte per la tutela e valorizzazione del lavoro autonomo professionale. E proprio il lavoro autonomo professionale sarà una delle tematiche trattate il 23 novembre in Roma, presso la Sala Capranichetta di Piazza Monte Citorio, dove si terrà il XXII Convegno Nazionale dell’INT. “L’incontro con il Ministro Calderone” ha sottolineato Alemanno “ è estremamente importante, non solo perché previsto dal c.d. Statuto del lavoro autonomo, ma anche per riprendere una interlocuzione con le Istituzioni per la tutela e valorizzazione di tutto il lavoro autonomo professionale, a partire dalla malattia e infortunio dei professionisti alle società professionali e per migliorare strumenti di sostegno al reddito come l’ISCRO. Confido nel Ministro Calderone che , per storia, competenza e rappresentanza, ben conosce esigenze e problematiche di questo mondo. L’importante è che si evitino interventi divisori e discriminatori, come avvenuto in passato, interventi che vanno assolutamente modificati per migliorarne gli aspetti tecnici e per eliminare le inspiegabili esclusioni di una parte importante del lavoro autonomo professionale ricompreso nella legge 4/2013, come ho già avuto modo di scrivere al Ministro nei giorni scorsi.”