Studi professionali tributaristi: titolarità ad appannaggio ancora degli uomini, ma l’operatività è fortemente donna.
L’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), sulla scorta di un sondaggio svolto sui propri iscritti con cui ha fotografato lo stato di genere dei dipendenti e collaboratori degli studi dei propri iscritti, ha voluto anche analizzare lo stato di genere della professione. Da queste analisi, oltre alla evidente vivacità di una professione che offre opportunità di lavoro sia autonomo che dipendente, si rimarcano subito due evidenti differenze la titolarità degli studi è ancora fortemente ad appannaggio degli uomini (35% femmine 65% maschi), ma le percentuali si capovolgono se si analizzano le percentuali di dipendenti e collaboratrici con il 75%. Evidenziando che, se da un lato la titolarità è in maggioranza maschile, l’operatività è affidata alle donne. Situazione così commentata dalla Coordinatrice della Commissione Pari Opportunità dell’INT, Veronica Rauso: “Dobbiamo ancora recuperare un gap storico nell’ambito delle professioni economico-contabili, ma è in atto un’inversione di tendenza, confermata dalla crescita delle percentuali di donne alla titolarità degli studi passata dal 19% degli anni 90 all’attuale 35%. Inversione confermata anche dall’attitudine delle donne alla gestione dello studio e della clientela, nonché delle problematiche infatti la percentuale di dipendenti e collaboratrici, fortemente schiacciante, lo dimostra. Opereremo sempre di più, sia all’interno dell’INT che presso le istituzioni, per favorire l’ aumento della percentuale di donne nella professione di tributarista, tenendo sempre ben presente che la professione deve essere una scelta libera e consapevole e non una sorta di occupazione temporanea o di ripiego, ovviamente questo vale sia per le donne che per gli uomini.” Anche a livello di incarichi dirigenziali all’interno dell’INT si denota una prevalenza di presenza maschile, nell’ambito del Consiglio nazionale e dei Delegati territoriali, anche se negli ultimi anni si sta andando verso un’inversione di tendenza. In Consiglio nazionale la presenza femminile è pari al 34 %, mentre tra i Delegati territoriali è del 26%. “Negli anni si è sicuramente incrementata la presenza femminile nell’ambito dirigenziale dell’INT” dichiara il Presidente nazionale Riccardo Alemanno, che precisa: “Questo non solo per una spinta verso la doverosa parità di genere, ma perché abbiamo incontrato professioniste preparate e motivate, che danno un valore aggiunto alla professione, quindi la strada è aperta e noi la percorreremo con determinazione, non per convenzione ma per convinzione. Detto ciò, i dati che abbiamo voluto evidenziare, rimarcano sempre di più che la professione di tributarista è svolta da donne e uomini che lavorano e danno lavoro e che chiedono alle istituzioni solo di continuare a farlo con impegno, dignità e rispetto. Non sempre ciò accade, ma vigileremo affinché tentativi di discriminazione perpetrati da chi ha una visione obsoleta del mondo professionale, siano respinti al mittente e ribadendo alle istituzioni il ruolo irrinunciabile che svolgono i tributaristi intermediari fiscali nel nostro Paese.”