Al Decreto Ristori bis un emendamento che pone rimedio al rischio scadenze per gli intermediari fiscali in quarantena. Alemanno INT: “ No ad emendamenti sulla quarantena per singole categorie, sarebbero uno schiaffo alla solidarietà ed al diritto.”
Roma
26-11-2020
Ancora prima delle polemiche relative al problema quarantena per gli intermediari fiscali a seguito della risposta all’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) da parte dell’Agenzia delle Entrate, il Presidente dell’INT, Riccardo Alemanno, aveva posto ad alcuni membri della Commissione Finanze del Senato il problema del rischio quarantena per uno studio professionale del settore tributario. Da qui la presentazione a firma del Sen. Giovanni Pittella di un emendamento che sospende le scadenze degli assistiti di un intermediario fiscale, quando quest’ultimo e/o i suoi collaboratori siano posti in quarantena, la sospensione durerà per tutto il tempo della quarantena e sino al 15° giorno successivo al termine della stessa. L’emendamento rimanda al Direttore dell’Agenzia l’emanazione di un provvedimento operativo per la comunicazione dello stato di quarantena e dei dati dei soggetti assistiti. “Ringrazio il Sen. Pittella per avere compreso le esigenze non di una categoria, ma di tutte le donne e di tutti gli uomini che svolgono un’attività di assistenza fiscale, nonché i suoi colleghi Senatori che si sono detti assolutamente d’accordo sulla soluzione proposta” ha dichiarato il Presidente Alemanno, che ha precisato: “mi auguro che questa vicenda abbia insegnato che su determinate problematiche non ci debbano essere divisioni e discriminazioni, per questo abbiamo da subito indicato il termine intermediario fiscale, funzione che tutti i professionisti del settore rivestono. Mi auguro pertanto che eventuali altre proposte in tal senso evitino di fare differenze tra categorie o che, ove già presentate, confluiscano sulla proposta più estensiva, emendamenti sulla quarantena per singole categorie sarebbero uno schiaffo alla solidarietà ed al diritto. Pertanto se, come mi auguro, l’emendamento sarà approvato, diamo sin d’ora ampia disponibilità a collaborare con l’Agenzia delle Entrate e le altre categorie interessate, per trovare soluzioni semplici circa la modalità di effettuazione delle varie comunicazioni richieste, che devono sfruttare quanto già archiviato nelle piattaforme digitali e banche dati dell’Amministrazione finanziaria.”