Tributaristi: il Comitato INT per la Riforma Fiscale presieduto da Giorgio Benvenuto annuncia i capisaldi su cui si baseranno le proposte di supporto al legislatore. Statuto del Contribuente - Semplificazione, chiarezza e stabilità normativa – Efficienza Giustizia tributaria.
Roma
18-11-2020
Il Comitato INT per la Riforma Fiscale ha annunciato ieri per voce del suo Presidente Giorgio Benvenuto, durante una videoconferenza su economia e problematiche fiscali, i capisaldi su cui si baseranno le proposte che l’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) invierà al legislatore in tema di riforma fiscale, questo quanto sottolineato dal Presidente del Comitato Benvenuto: “ Sarà necessario dare più vigore alla legge 212/2000 meglio conosciuta come Statuto dei diritti del Contribuente limitandone il ricorso alla deroga per solo motivi di particolare gravità e con assoluto divieto di emanare norme, in ambito fiscale ed ammnistrativo, che abbiano effetto retroattivo, inoltre occorrono semplificazione e stabilità normativa, le norme devono essere chiare, certe e stabili poiché le attività produttive potranno sviluppare strategie di medio e lungo termine solo in presenza di stabilità e certezza normativa, ultimo caposaldo, per una riforma che metta al centro il cittadino contribuente, è rendere maggiormente efficiente la giustizia tributaria. Tematiche su cui si svilupperanno specifiche indicazioni come la necessità di sburocratizzare l’utilizzo delle compensazioni dei crediti erariali e contributivi da parte dei contribuenti.”
Il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) Riccardo Alemanno, anch’egli membro del Comitato per la Riforma Fiscale, ha così commentato: “ Sono estremamente lieto ed onorato che il Presidente Benvenuto abbia sposato in modo così totale quanto emerso dal lavoro del Comitato di esperti e dalla Commissione di professionisti che l’INT ha messo in campo per supportare la Riforma Fiscale governativa. Continueremo a lavorare per dare voce soprattutto a chi opera sul campo, con una particolare attenzione ai giovani che rappresentano il nostro futuro, bisogna avere la forza e la volontà di pensare certamente all’emergenza soprattutto in questo periodo così difficile, ma nel contempo bisogna saper dare indicazioni per il futuro, poiché torneremo a competere in ambito produttivo ma per farlo è necessario già da oggi iniziare ad eliminare gli ostacoli burocratici e normativi che hanno costretto il nostro Paese a passeggiare quando il resto del mondo già correva.”