La Coordinatrice della Commissione INT Pari Opportunità ed il Coordinatore dei Giovani Tributaristi INT scrivono alle Ministre Elena Bonetti (pari opportunità) e Fabiana Dadone (politiche giovanili): siamo pronti al confronto ed alla collaborazione nell’interesse generale e per l’equità.
L’ Istituto Nazionale Tributaristi (INT) é come sempre pronto a collaborare e a confrontarsi non solo sulle politiche fiscali, ma anche su altri aspetti importantissimi della nostra vita sociale come la parità di genere e l’attenzione per i giovani. E’ con questo spirito che Veronica Rauso, Coordinatrice della Commissione INT per le pari opportunità ed Alessandro Della Marra, Coordinatore dei Giovani Tributaristi INT, hanno scritto rispettivamente alle Ministre Elena Bonetti (pari opportunità) e Fabiana Dadone (politiche giovanili). L’auspicio di Rauso e Della Marra è che le problematiche relative alle pari opportunità ed ai giovani, passino dall’essere argomenti di convegni e dibattitti ad essere precisi impegni nell’agenda di Governo e le parole del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi su tali problematiche sono di buon auspicio proprio perché vanno in questa direzione. Molto soddisfatto di questa iniziativa il Presidente nazionale dell’INT Riccardo Alemanno: “ Sono orgoglioso dei tributaristi INT, donne , uomini e giovani, della loro passione e della loro abnegazione per la professione e per la tutela che pongono nei confronti della loro utenza. I tributaristi però, oltre ad essere professionisti di cui alla legge 4/2013, sono anche cittadini e l’impegno dei colleghi Rauso e Della Marra, ai quali va tutto il mio plauso, evidenzia come il nostro apporto di esperienza e conoscenza possa essere utile per il Paese anche oltre le problematiche fiscali ed economiche, sempre nell’interesse generale e senza egoismi, come indicato dal Presidente Draghi. L’importante è che sia sempre ben chiaro che ogni persona, indipendentemente dal sesso e dall’età, è importante e fondamentale per riuscire a risollevare il Paese e farlo uscire dalle sabbie mobili in cui è stato trascinato non solo dall’emergenza sanitaria, ma ancor prima proprio dagli egoismi e dalla miopia di chi ha sempre e solo pensato al proprio “orticello” e non all’interesse generale.”