Per l'INT bene, con riserva, le dichiarazioni di Tremonti su maggiori liberalizzazioni del comparto produttivo
Troppe regole fanno male allo sviluppo e su questo l'Istituto Nazionale Tributaristi (INT) è assolutamente d'accordo con il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
Il Presidente dell'INT, Riccardo Alemanno, però precisa: " Ritengo che le indicazioni di maggiore liberalizzazione del comparto produttivo possano avere effetti positivi, ma solo se saranno reali e non solo sulla carta. Infatti molti degli ultimi provvedimenti normativi, di varia natura, che avrebbero dovuto semplificare e/o liberalizzare, di fatto si sono rivelati forse peggiori dei problemi che avrebbero dovuto risolvere, mi riferisco a titolo esemplificativo alla liberalizzazione delle licenze di pubblico esercizio, a fronte di questa liberalizzazione vengono richiesti nuovi documenti e dichiarazioni o perizie di tecnici oltre ad un iter più travagliato e complesso delle autorizzazioni sanitarie; comunicazione unica d'impresa, non è accorpando gli adempimenti che si fa semplificazione, anzi la carta è addirittura aumentata e si evidenziano molti problemi per gli inizi di attività; compensazioni IVA, sacrosanto il controllo della correttezza dei contribuenti, ma senza incidere economicamente sulle aziende corrette, cosa che invece avviene quando si vuole compensare il giusto credito IVA con debiti tributari o contributivi."
Secondo il Presidente dell'INT molte iniziative legislative di presunta semplificazione e/o agevolazione non tengono conto della effettiva realtà aziendale, perchè tra il teorizzare la semplificazione ed applicarla alla realtà del settore produttivo c'è una notevole differenza.
" Il Paese ed il settore produttivo non hanno più bisogno di annunci, hanno bisogno di concretezza,ad esempio non basta pensare di applicare nuove tecnologie per risolvere i problemi: la rete, gli strumenti di dialogo telematico sono sicuramente una risorsa, ma non è con l'imposizione normativa della loro applicazione che si risolvono i problemi " ribadisce Alemanno che chiude con un auspicio " mi auguro che si tenga conto della realtà e delle effettive problematiche del settore produttivo, senza dimenticare che ne fanno parte anche i settori professionali ordinistico ed associativo".
L'INT è inoltre in attesa della nomina del nuovo Ministro dello Sviluppo Economico per potere evidenziare tutta una serie di problematiche sorte proprio con l'applicazione di nuove tecnologie e nuove modalità agli adempimenti delle imprese.