Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato

Doppia imposizione contributiva: la ragion di cassa ha avuto ancora una volta la prevalenza sui diritti e sull’equità

Roma
  01-06-2010

Il Presidente dell'Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, esprime tutta la sua più profonda amarezza per la norma contenuta nel D.L. collegato alla Manovra Economica che di fatto, interpretando in modo restrittivo il divieto di doppia imposizione contributiva (art. 1. comma 208 L.23/12/96 n.662), esclude da questo diritto gli iscritti al fondo di gestione separata dell'Inps, i quali dovranno versare contributi previdenziali per ogni attività svolta e non solo per quella prevalente.
"Eravamo fiduciosi, dopo la sentenza a sezioni unite della Cassazione, che il Legislatore chiarisse anche a livello normativo questa anomalia ristabilendo una parità di trattamento tra soggetti iscritti nei vari fondi previdenziali dell'Inps" evidenzia con forte delusione Alemanno che dichiara" Evidentemente la ragion di cassa ha prevalso sui diritti e sull'equità, non è un bel segnale e soprattutto evidenzia come, in momento in cui si chiedono sacrifici condivisi, qualcuno sia costretto a sacrificarsi più di altri. Questa interpretazione normativa che non ha giustificazioni, se non la predetta ragion di cassa, contribuisce a creare ancora una volta cittadini di serie A e di serie B. Quanto contenuto nel comma 11 dell' art.12 del D.L. è assolutamente in contrasto con i principi costituzionali del nostro Paese e non è sicuramente un esempio di democrazia, mi auguro che nel corso del dibattito parlamentare si possa rimediare a questa evidente discriminazione".