Tributaristi INT: i professionisti di cui alla L.4/2013 attendono le istruzioni per poter comunicare il proprio indirizzo pec all’ Indice INI-PEC come previsto dal Decreto Semplificazioni.
Roma
06-10-2020
Preso atto che il Decreto Legge n.76/2020 (c.d.Decreto Semplificazioni) ha previsto, dando seguito alle reiterate richieste dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), la possibilità per i professionisti di cui alla Legge 4/2013 (professioni non organizzate in ordini o collegi) di comunicare l’indirizzo di posta elettronica certificata all’Indice INI-PEC, mancanza che ha causato non pochi problemi operativi e l’impossibilità di ricevere da parte della P.A. comunicazioni ed atti, il Presidente dell’INT, Riccardo Alemanno, ha scritto al Direttore Generale dell’AGID, Francesco Paorici, chiedendo se siano già state previste le modalità per ottemperare a tale facoltà da parte dei sopracitati soggetti professionali. L’INT come già in passato si renderà disponibile ad inviare eventualmente gli elenchi delle PEC dei propri iscritti, però tale ipotesi operativa non sarebbe sufficiente poiché i professionisti di cui alla Legge 4/2013 non sono obbligati all’iscrizione ad un’ Associazione, resterebbero pertanto esclusi tutti quelli al di fuori del sistema associativo, meglio allora un soluzione semplice con un form snello da utilizzare direttamente da parte del singolo professionista e con i dati da validare ad esempio attraverso la firma digitale.
“L’importante è fare presto” sottolinea il Presidente Alemanno “poiché la mancanza degli indirizzi PEC nell’indice ha impedito di utilizzare tale supporto all’Amministrazione Finanziaria in varie occasioni quali ad esempio l’invio da parte degli intermediari fiscali dei dati al sistema Tessera Sanitaria, l’invio obbligatorio della PEC da parte dei tributaristi all’Agenzia delle Entrate per gli obblighi antiriciclaggio oppure gli avvisi ai contribuenti per le deleghe massive o per il fondo perduto. Insomma una mancanza che ha penalizzato i soggetti di cui alla Legge 4/2013 sia come professionisti, sia come contribuenti, ma ha anche penalizzato la Pubblica Amministrazione che non aveva e che tutt’ora non ha a propria disposizione le pec di 400 mila soggetti produttivi, per questo chiediamo che siano rapidamente emanate le modalità operative e porre finalmente rimedio a questa problematica che persiste dal 2013”