Istituto Nazionale Tributaristi

Condividi su: FaceBook X (Twitter) LinkedIn

COMUNICATO STAMPA INT

Tributaristi INT: inviate prime proposte ed osservazioni su Legge di Bilancio e Decreto Fiscale, al Presidente Conte ed al MEF

Roma
  17-10-2019

Il Presidente Alemanno: bene sostegno alle famiglie e lotta all’evasione, ma i contribuenti onesti devono poter compensare crediti e debiti senza costi burocratici.
Con l’approvazione da Parte del Consiglio dei Ministri Documento programmatico di Bilancio e del Decreto Fiscale, il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, in attesa degli incontri nelle sedi istituzionali, ha inviato una nota ai vertici del Ministero delle Finanze, contenete una serie di prime proposte in tema di lotta all’ evasione, compensazioni dei crediti, sostegno alle famiglie e regime fiscale forfettario. Alemanno ha inviato una lettera anche al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in cui oltre ai ringraziamenti per l’apprezzatissimo messaggio ai Congressisti INT lo scorso 11 ottobre a Napoli, ha voluto porre l’attenzione sul costituendo Fondo per la Famiglia, proponendo un sistema di extra-contributo da parte delle persone fisiche e giuridiche soggette ad accertamento divenuto definitivo. Si dovrebbe prevedere un contributo per il Fondo Famiglia, a regime, da applicarsi agli accertamenti definitivi, calcolato sulla base degli imponibili evasi dalle persone fisiche e giuridiche. Una somma da riscuotere con le imposte e le sanzioni, da calcolarsi ad esempio su uno schema similare al seguente: sino a 2.000,00 euro di maggior imponibile contributo di euro 100 - da 2001 a 5.000 contr. di 200 - da 5.001 a 10.000 contr. di 400 - da 10.001 a 20.000 - contr. di 600 - da 20.001 a 30.000 contr. di 800 - da 30.001 a 50.000 contr. di 1.000 e poi a seguire con ulteriori fasce di maggior imponibile accertato e di contributo. Questa la motivazione del Presidente dell’INT “In un periodo di crisi così profonda è tempo che chi ha evaso, oltre al pagamento delle imposte e delle sanzioni, provveda direttamente a contribuire al finanziamento del welfare che ha penalizzato con il suo comportamento scorretto, sarebbe un atto di giustizia e di equità nei confronti dei contribuenti corretti, non penso certamente che possa essere esaustivo di tutti gli interventi necessari per la Famiglia, ma sarebbe un bel segnale per il Paese ed un ulteriore monito per gli evasori.” Alemanno ha anche dichiarato di condividere il pensiero del Presidente Conte in tema di evasione fiscale, evidenziando però che per la giusta lotta all’evasione, occorrono anche investimenti in personale dell’Agenzia delle Entrate, personale formato che possa implementare il numero di accertamenti eseguiti, accertamenti che però devono basarsi sulla realtà aziendale e patrimoniale del contribuente e non su mere presunzioni. Tra le proposte inviate al MEF li numero uno dell’INT ha posto l’accento sui pagamenti con moneta elettronica e la contrapposizione di interessi, ribadendo la necessità che le eventuali spese detraibili sui servizi debbano avere una aliquota superiore a quella dell’IVA applicata; sulle compensazioni dei crediti erariali invece ha riproposto la comunicazione preventiva all’Agenzia delle Entrate in luogo del visto di conformità al fine di porre un argine a monte delle truffe e di non far pesare sui contribuenti corretti i comportamenti scorretti. Altro argomento trattato i crediti ed i debiti erariali dei nuclei familiari, auspicando la possibilità di compensazione tra i singoli componenti, quello che la Commissione Fiscalità INT ha definito un sorta di “consolidato fiscale di famiglia”. Nelle osservazioni si auspica una tregua normativa, che sarebbe la prima necessaria semplificazione da attuare per poi procedere con la riforma fiscale, relativamente alle continue modifiche che la norma tributaria subisce si è fatto riferimento all’ipotesi di un ennesimo cambiamento delle regole dei regime fiscale forfettario, qui Alemanno chiede: “ Sarebbe opportuno riconsiderare la volontà di apportare ulteriori cambiamenti al regime forfettario attualmente in essere, poiché se cancellare le disposizione relative a quello che sarebbe entrato in vigore il prossimo anno è condivisibile nell’ottica di recupero di risorse e di equità, andare a modificare per l’ennesima volta un regime fiscale (ndr modificato lo scorso anno), comporterebbe una forma di penalizzazione dei contribuenti che hanno necessità di continuità normativa per potere fare una programmazione amministrativa della propria attività.” Queste alcune delle prime indicazioni giunte dall’INT, ma il cantiere della Legge di Bilancio è appena aperto ed i tributaristi hanno altre proposte da presentare, sempre nell’ottica della collaborazione con le Istituzioni e nell’interesse generale.