Istituto Nazionale Tributaristi

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Candidata Tiziana Beghin

Due domande dell'INT ai Candidati alle elezioni europee

Roma
  15-05-2019

Le risposte dell'On. Tiziana Beghin, pervenute il 14 maggio, Candidata nella circosrizione nord-ovest per il Movimento 5 Stelle.

Tiziana Beghin è nata a Genova il 04/02/1971, vive tra Bruxelles e Alessandria, laureata in Economia e Commercio, già Parlamentare europeo e titolare della Commissione INTA (Commercio Internazionale) e della Commissione EMPL (Occupazione e Affari Sociali).
Dichiara: "Qualunque dossier che tocchi tematiche riguardanti i trattati di libero scambio, i diritti umani, delle donne, dei lavoratori, la difesa del made in Italy, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, è al centro della mia attenzione".

DOMANDE AI CANDIDATI ALLE ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO

1- Viviamo un periodo nel quale sempre più l'economia supera i confini nazionali e chiede alle nostre imprese di confrontarsi con realtà produttive di altri Paesi, di prendere decisioni attraverso professionisti che necessitano di competenze "europee". Quali strumenti si possono ipotizzare per creare un supporto alle nostre imprese e quindi dei loro consulenti, per facilitare le scelte di investimento in altri Paesi europei, sia in ambito fiscale che commerciale/organizzativo?

RISPOSTA:
La politica deve creare le condizioni perché le imprese possano conquistare nuovi mercati all’estero ed essere protette dalla concorrenza sleale in patria. Questo significa anche investire maggiormente nella formazione dei consulenti e dei professionisti che aiutano le imprese nelle difficili sfide di internazionalizzazione e creare strumenti e database per la condivisione di informazioni relative agli investimenti in paesi stranieri.
Le imprese italiane hanno dimostrato di essere competitive in Europa e nel Mondo e non devono temere la concorrenza, se questa è leale.

2- Spesso le rigidità di accesso alle professioni di alcuni Stati membri, che non sempre equivalgono a garanzia per l’utenza, ma piuttosto rappresentano mere barriere all’accesso, prevalgono sull’interesse la circolazione dei servizi professionali.
In particolare nel nostro Paese non si tengono in piena considerazione tutte le professionalità che fanno riferimento alla Legge 4/2013 ( Professioni non organizzate in ordini o collegi), spesso anche le istituzioni non tengono conto che il mondo professionale si suddivide in due sistemi (c.d. sistema duale) quello ordinistico che fa riferimento a professioni un tempo definite protette, ma che oggi soffrono di due fattori crescita e sistema previdenziale, quello libero associativo che accoglie professionalità in continua evoluzione e che sostiene, dal punto di vista previdenziale, la gestione separata dell’Inps. Non pensa che lo Stato e le Istituzioni in genere debbano maggiormente considerare questo nuovo sistema professionale in continua crescita qualitativa e numerica?

RISPOSTA:
Le sfide della globalizzazione sono anche queste, nuove professioni e nuovi compiti che si evolvono in maniera non sempre prevedibile o assimilabile al passato. È necessario guardare alle trasformazioni del mercato del lavoro ed adattare le strutture previdenziali dello stato a questo cambiamento, garantendo al contempo maggiori tutele lavorative. Sono sfide complesse che richiedono un approccio globale, ma non è più ammissibile che categorie di lavoratori simili abbiano tutele diametralmente opposte. Il M5S combatte queste battaglie da anni, nella convinzione che nessun membro della società debba rimanere indietro.