Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato INT

Brevi riflessioni sul D.L. fiscale e sulla prossima Legge di Bilancio di Riccardo Alemanno

Roma
  30-10-2018

Il Presidente dell’INT, Riccardo Alemanno, anche nella sua veste di Presidente dell’Osservatorio nazionale sulla fiscalità di Confassociazioni, ha fatto alcune brevi riflessioni sul D.L. fiscale e sulla prossima legge di Bilancio:
Quando qualche mese fa affermavo che l’autunno 2018 sarebbe stato, sul versante fiscale, estremamente caldo, ero stato facile profeta. Devo dire che date le premesse, anche l’inverno e le stagioni che seguiranno non saranno da meno. Con la pubblicazione in G.U. del Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio iniziano a delinearsi alcuni aspetti, anticipati da annunci ed ipotesi normative, soprattutto in tema di Disposizioni in materia di pacificazione fiscale (Capo I del DL) cioè quell’insieme di possibilità di chiudere le proprie pendenze con il fisco versando in modalità più o meno dilatorie una somma inferiore a quella che si sarebbe dovuta versare alla scadenza prestabilita. Tralasciando ogni giudizio etico, poiché è evidente un certo “disagio” da parte di chi invece aveva provveduto a versare il dovuto entro le scadenze originarie, ritengo che data la mole di variabili di “pacificazioni fiscali” contribuenti e consulenti avranno molto da studiare e verificare, poiché, è inutile negarlo, l’adesione alle varie modalità di definizione delle pendenze dipende dalla convenienza, dal “risparmio” che ogni contribuente potrà ottenere dalle varie rottamazioni a stralcio o meno, dalla definizione di pvc o accertamenti, dalla chiusura dei contenziosi tributari o dalla presentazione di dichiarazioni integrative speciali. Un insieme di 9 tipologie “condoni” normati dall’art. 1 all’art. 9 del D.L. fiscale. Troppo presto per valutazioni fondate, salvo la certezza dell’art 4, contenente lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010 relativo allo stralcio dei debiti ( c.d. cartelle esattoriali che entro quell’importo e quell’arco temporale saranno annullate automaticamente), o la totale incertezza dell’art. 9 relativo alle disposizioni in materia di dichiarazione integrativa speciale. Tante modalità, un insieme di scadenze ed adempimenti che suggeriscono di attendere i passaggi parlamentari per poter arrivare alla conversione in Legge del D.L. in oggetto. Ma l’articolato collegato alla Legge di Bilancio contiene anche altre novità fiscali inserite al Capo II che recita, Disposizioni in materia di semplificazione fiscale e di innovazione del processo tributario, qui gli artt. dal 10) al 16) introduco semplificazioni estremamente condivisibili (ed attese) sulla fatturazione elettronica B2b E B2c (obbligatoria dal 1° gennaio 2019 per tutti i soggetti passivi IVA) e sulle modalità di emissione e di registrazione delle fatture con uno specifico raccordo con le suddette e-fatture, ulteriori interventi in materia sono auspicabili da parte del Parlamento. Tralascio in questa breve disamina il Capo III , che tratta di problematiche quali l’obbligo della trasmissione telematica degli scontrini fiscali o il rinvio dell’entrata in vigore della lotteria dei corrispettivi, che, mi si passi la battuta, non è un sorta di sorteggio di quali corrispettivi dichiarare da parte del dettagliante , ma l’attribuzione di premi per gli acquirenti muniti di scontrino ed identificati tramite codice fiscale (l’idea non è nuova e vedremo se mai si realizzerà). Ancora altre misure urgenti sono contenute nel DL fiscale, ma di natura finanziaria che riguardano, ad esempio, le Ferrovie dello Stato o Disposizioni in materia di CIGS per riorganizzazione o crisi aziendale. Tematiche sicuramente importanti ma che rinvio alla lettura diretta degli interessati. Quindi tanti i contenuti del D.L. fiscale che però, dati gli annunci, non costituiscono che un antipasto di ciò che sarà normato dalla Legge di Bilancio (flat tax e reddito di cittadinanza) o da altri D.L. o D.D.L. (?) sempre collegati alla manovra che spaziano dalla semplificazione alla sburocratizzazione. Tutto positivo? Vedremo, perché le anticipazioni poco parlano dei tagli che sicuramente si dovranno adottare (oltre l’inevitabile deficit di bilancio) per sostenere i vari interventi. Quindi attendiamo gli altri testi, seguiamo l’iter parlamentare e poi si potranno dare pareri, sempre oggettivi e tecnici, magari tramite un approfondimento dell’Osservatorio nazionale sulla fiscalità di Confassociazioni. Per il momento come cittadino-contribuente, sperando di alleggerire questo breve intervento e parafrasando il titolo del libro del maestro Marcello D’Orta, dico “ Noi speriamo che ce la caviamo”.