Incontro presso il Ministero del Lavoro sulla problematica relativa al fondo di gestione separata dell’Inps
Lo scorso 29 marzo il Presidente dell' Istituto Nazionale Tributaristi, Riccardo Alemanno, e il Vicepresidente, Sergio Alfani, hanno incontrato, presso il Ministero del Lavoro, il Segretario Generale, Francesco Verbaro, ed il Dirigente del Coordinamento dell'attività a livello centrale, Crescenzo Rajola.
"E' stata un'occasione importante per ribadire tutte le problematiche connesse alla gestione separata dell'Inps ai dirigenti del Ministero incaricati dal Ministro Sacconi, al quale in una nota del mese di febbraio, avevo chiesto un diretto interessamento su questa complessa situazione, che riguarda i tributaristi e tutti gli oltre 220.000 professionisti obbligati a questa gestione previdenziale" ha dichiarato Alemanno.
I dirigenti del Ministero hanno preso atto delle indicazioni e delle richieste del Presidente dell'INT, che riguardano sia le modifiche di percentuali contributive che addirittura raggiungono il doppio di quelle applicate da altre gestioni previdenziali, sia la richiesta di dare indicazioni all'Inps sul divieto di doppia imposizione contributiva, come sentenziato più volte dalla Corte di Cassazione ed ultimamente a sezioni unite.
Si è parlato anche dei due progetti di legge fermi in Parlamento (Commissione Lavoro della Camera) dalla cui discussione ed approvazione si potrebbero trovare gli aggiustamenti per le tante problematiche dei professionisti iscritti nel fondo dell'Inps.
I Dirigenti hanno preso atto di quanto esposto, condividendo determinate preoccupazioni come il rischio di un forte incremento dei ricorsi per quanto attiene la doppia imposizione contributiva o la differenza di trattamenti assistenziali tra i professionisti ed i parasubordinati, pur pagando le stesse aliquote contributive.
Un incontro interlocutorio che però servirà come base per una continuità di confronto su questa problematica e soprattutto per individuare quali siano i punti su cui si potrà intervenire, tenendo presenti che le difficoltà collegate alle esigenze di cassa dello Stato.
Alemanno ha ribadito che i tributaristi sono ben consci di tale difficoltà, ma lo Stato non deve sempre trincerarsi dietro questa esigenza ma tenere in considerazione anche i diritti dei cittadini.
Naturalmente Alemanno ha anche ipotizzato la possibilità di accorpamenti con altre casse già esistenti, con la conseguenza della portabilità, in una eventuale nuova gestione, dei contributi versati dai professionisti nel fondo Inps dal 1996 ad oggi.
Ancora tante parole ed aspettative, alle quali si può contrapporre in concreto una novità, per quanto riguarda l'indennità di maternità nel modulo di richiesta (Mod. MatGestSep - COD. SR29), ai liberi professionisti, al contrario dei parasubordinati e degli associati in partecipazione, non è più richiesta la dichiarazione di astensione obbligatoria dal lavoro. L'INT aveva già evidenziato questa anomalia discriminante per una lavoratrice autonoma e pertanto prende atto con soddisfazione del mutato atteggiamento dell'Inps.
" Siamo determinati nel tenere alta l'attenzione su queste tematiche previdenziali, come stiamo facendo da oltre cinque anni " ha sottolineato Alemanno che ha così proseguito " adesso attendiamo una risposta dell'Inps sul divieto di doppia imposizione contributiva e poi valuteremo le indicazioni da dare ai tributaristi che si trovano nella situazione di versare a due fondi previdenziali, sempre nel massimo rispetto della normativa e soprattutto senza dare false illusioni ai nostri iscritti, a noi interessa solo dare soluzioni concrete e non ipotizzare scenari, magari condivisibili, ma non realizzabili."