Al XX Convegno Nazionale INT, si discuterà del caos che regna nel nostro Paese in campo fiscale.
Bologna
03-05-2017
Vent’anni di Istituto Nazionale Tributaristi (INT), costituito nell’aprile 1997, celebrati il 5 maggio con un Convegno nazionale a Bologna presso il Royal Hotel Carlton dove, oltre all’aggiornamento sulle novità di unico 2017 a cura di Giuseppe Zambon, si discuterà di fisco, di politica e dell’idea di un Paese normale. Ospite, per riflettere e dibattere sui tanti ed interessanti argomenti, l’On. Enrico Zanetti, ex Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, oggi molto attivo nel suo ruolo di Segretario di Scelta Civica. Ampio spazio verrà dato agli interventi di Consiglieri nazionali e all’intervento di una giovane tributarista che avrà modo di esprimere il disagio di tanti giovani che oggi si affacciano sul mondo del lavoro autonomo (significativo il titolo dell’intervento "Io tributarista, speriamo che me la cavo…"). Interverranno anche il Segretario nazionale, Edoardo G. Boccalini, ed il Presidente nazionale, Riccardo Alemanno, quest’ultimo nel presentare il XX Convegno nazionale INT, ha detto: «Per l’INT vent’anni di grandi soddisfazioni, senza dimenticare tensioni e delusioni da cui spesso c’è molto da imparare, si è volutamente scelto un profilo basso per i vent’anni dell’INT, ciò per rispetto di una situazione del Paese che è tutt’altro che positiva e che gli ultimi provvedimenti legislativi certamente non miglioreranno, anzi. MI riferisco principalmente alla manovra correttiva che contiene norme che, se non corrette, aumenteranno burocrazia e costi per imprese e lavoratori autonomi e ne diminuiranno i diritti, l’ampliamento dello split payment e le ulteriori limitazioni alle compensazioni dei crediti di imposta ne sono una evidente conferma. Cercheremo di spiegare ai rappresentanti del parlamento che esistono forme alternative e meno invasive per portare avanti la giusta lotta all’evasione, senza farne pagare il costo indistintamente a tutti contribuenti.» L’INT da subito si è dichiarato fortemente contrario alle norme fiscali contenute nella Manovra correttiva, ma il disagio va ben oltre, si tratta di un clima negativo che coinvolge tutti i settori della società dall’informazione alla politica, dall’abitudine alla critica strumentale e non costruttiva alla diffidenza per le necessarie riforme.