L’INT in audizione avanti le Commissioni riunite Industria e Giustizia del Senato nell'ambito dell'esame del DDL atto n.1950 ”Disposizioni in materia di azione di classe”
Roma
19-07-2017
Il Vice Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Costantino Bianchi, ha partecipato all’Audizione informale, avanti le Commissioni riunite Industria e Giustizia del Senato presiedute rispettivamente dai Senatori Massimo Mucchetti e Nico D’Ascola, nell'ambito dell'esame dell'atto n.1950 "Disposizioni in materia di azione di classe” (c.d. class action), strumento ad oggi normato dall’art. 140 bis del Codice del Consumo. L’INT ha depositato una breve memoria in cui, tralasciando gli aspetti tecnico-giuridici, ha posto l’attenzione sulla prioritaria esigenza di salvaguardare i diritti dei cittadini-consumatori. Si tratta senza dubbio di una problematica estremamente delicata, poiché si devono tutelare i diritti dei cittadini-consumatori evitando strumentalizzazioni a danno del sistema produttivo del Paese. Il DDL dovrà riuscire ad essere equidistante dalle richieste delle varie organizzazioni di rappresentanza delle imprese, delle professioni, della società civile, poiché spesso, tali consessi associativi, hanno visioni limitate, ancorché legittime, al proprio interesse anziché a quello generale. Il DDL in oggetto, inoltre, mira a potenziare lo strumento dell’azione di classe allargandone il campo d’applicazione, sia dal punto di vista soggettivo, sia dal punto di vista oggettivo. Sono previste anche nuove fasi della procedura, su cui l’INT ha dato parere positivo. Sulla previsione delle tre fasi: decisione sull’ammissibilità dell’azione, decisione sul merito dell’azione, liquidazione delle eventuali somme dovute agli aderenti, fasi in cui si dovranno analizzare le richieste di azione collettiva evitandone utilizzi impropri ed auspicando che si applichino procedure rapide che non burocratizzino eccessivamente l’iter dell’azione collettiva, anche in virtù dello spostamento della disciplina dal Codice del Consumo al Codice di Procedura Civile. Altro punto fondamentale del DDL è l’introduzione della possibilità di aderire all’azione anche a seguito di una sentenza che abbia accolto l’azione di classe (c.d. opt-out applicato nei sistemi anglosassoni), perché se da un lato ciò può comportare un possibile beneficio anche per chi non abbia proposto l’azione, il fatto che ci sia una sentenza che riconosca un danno per i cittadini-consumatori, ad avviso dell’INT legittima l’utilizzo del sistema opt-out.
Il Vice Presidente Bianchi nel suo intervento, dopo avere ringraziato i Presidenti ed i Componenti delle Commissioni della convocazione, ha dichiarato: «Un punto estremamente delicato è il campo di applicazione soggettiva della class action, ovvero chi possa proporre l’azione, il DDL in oggetto mira ad ampliare tale facoltà anche a gruppi di cittadini e alle associazioni d’impresa oltre che ai consumatori come attualmente previsto, dal nostro punto di vista la facoltà deve essere quanto più estesa e a tal fine evidenziamo che oltre alle associazioni delle imprese nel nostro Paese sono presenti associazioni delle categorie professionali, che siano esse di riferimento alle professioni ordinistiche o associative, come nel caso dell’Istituto Nazionale Tributaristi, associazione di rappresentanza professionale iscritta nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 4/2013. Le norme che regolano l’azione collettiva devono pertanto essere meditate e volte a tutelare in primis i diritti dei cittadini-consumatori, tenendo sì conto delle argomentazioni dei vari settori rappresentativi del Paese, ma avendo sempre presente l’interesse generale, compito delicato ma che i rappresentanti del Senato della Repubblica Italiana sapranno svolgere con scienza e coscienza.»
Soddisfazione da parte del Presidente nazionale Riccardo Alemanno che ha evidenziato come l’INT sia sempre a disposizione delle Istituzioni per fornire il proprio contributo per la modernizzazione del Paese, che passa anche attraverso strumenti innovativi, per il nostro ordinamento, come la class action.