Lettera del Presidente dell’INT al Ministro dell’Economia Padoan, al Vice Ministro Morando e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini su adempimenti tributari, proroghe e tregua normativa.
Roma
17-07-2017
Il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, ha inviato una lettera al Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, al Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando ed al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, nella quale evidenzia le difficoltà, per contribuenti ed intermediari fiscali, collegate ai gravosi ed innumerevoli adempimenti previsti dalla normativa, difficoltà che giustificano le richieste di proroga delle scadenze dei modelli dichiarativi che puntualmente, ogni anno, gli organismi di rappresentanza di ordini ed associazioni richiedono al MEF.
Scrive infatti nella missiva un Alemanno quasi sconfortato: «Vi scrivo per evidenziare come non si possa più, ogni anno, assistere all’inevitabile teatrino della richiesta di proroga di alcuni adempimenti dichiarativi. Proroga assolutamente necessaria perché, ogni anno gli adempimenti si moltiplicano, si accavallano, si complicano. Pertanto inevitabile che la presentazione del modello 770/2017 , di cui auspico la cancellazione visti tutti i dati già forniti alla P.A., in scadenza il 31/7, venga posticipato al 30 settembre. Inevitabile chiedere che i pagamenti delle imposte sui redditi 2016 con ultima scadenza al 31/7, vengano posticipati a fine agosto.» Alemanno evidenzia inoltre la necessità di «...omissis... una tregua normativa al fine di capire come si possa mettere in condizione contribuenti ed i loro intermediari fiscali di adempiere ai propri obblighi tributari, con minore stress e minori costi aggiuntivi.» e ancora chiede e si chiede «Potrà mai il nostro sistema fiscale trovare una sua dimensione umana? Comprendo anche che l’equità spesso è in contrasto con la semplificazione, che la giusta lotta all’evasione richiede l’incrocio di dati che implicano ulteriori adempimenti, ma Vi assicuro che non è impossibile il raggiungimento di un giusto compromesso, occorre però stabilità normativa, invece ogni anno assistiamo e subiamo un vero e proprio stravolgimento normativo che crea una sorta di tsunami di adempimenti.»
Nelle conclusioni della lettera il Presidente dell’INT evidenzia che quanto scritto non viene richiesto per un interesse particolare di categoria, ma per l’interesse generale, in quanto «...omissis...non più differibile un intervento radicale sul nostro sistema fiscale, poiché, paradossalmente, spesso produce più danni e costi la complicazione fiscale che non la pressione fiscale, peraltro già da tempo oltre il limite di sopportabilità.»