L'INT in audizione presso la Commissione parlamentare per la semplificazione
Roma
28-03-2017
L'Istituto Nazionale Tributaristi (INT) ha partecipato all'audizione presso la Commissione parlamentare per la semplificazione. Alla bicamerale presieduta dall'On. Bruno Tabacci, il Presidente dell'INT Riccardo Alemanno ed il Consigliere nazionale Giuseppe Zambon, quale Coordinatore della Commissione fiscalità, hanno presentato una serie di indicazioni e di proposte volte a semplificare gli attuali obblighi fiscali e dare maggiore certezza all'applicazione delle norme tributarie. La delegazione dell'INT ha dapprima elencato una serie di capisaldi necessari per potere affrontare il tema della semplificazione: una necessaria tregua normativa, maggiore rispetto ed applicazione della Legge 212/2000 Statuto dei diritti del contribuente, evitare che norme comportino funzioni esclusive per singole categorie di intermediari fiscali, uso della telematica e confronto con gli intermediari fiscali il cui ruolo è indispensabile per il funzionamento e l’utilizzo della telematica, per poi passare ad indicazioni specifiche anche su tematiche di estrema attualità come spesometro e comunicazione trimestrale delle liquidazioni IVA.
Dal canto suo Alemanno ha manifestato soddisfazione per l'audizione ed il lavoro che la Commissione bicamerale sta portando avanti: «Siamo consapevoli che il tema della semplificazione è di estrema difficoltà, il nostro sistema fiscale è complesso ed ormai conta un numero spropositato di norme che negli anni hanno creato una sorta di sedimentazione che rende difficoltosi i nuovi interventi legislativi, per questo abbiamo indicata come prioritaria una sorta di tregua normativa. Inoltre abbiamo evidenziato come la semplificazione deve tenere sempre conto dell'equità ed evitare che le norme creino esclusive impedendo al contribuente di poter assolvere in autonomia i proprio obblighi tributari, il rivolgersi ad un intermediario fiscale deve essere una scelta e non un obbligo, registriamo purtroppo che invece alcune organizzazioni professionali vorrebbero utilizzare la semplificazione per ottenere funzioni esclusive, ciò non solo è deleterio per la concorrenza e per il contribuente, poiché si creano costi aggiuntivi, ma è lesivo di una vera semplificazione che tenga in considerazione l'interesse generale rispetto a quello di singole categorie.»
Il Consigliere Zambon, che oltre a raccomandazioni generali per affrontare il tema della semplificazione è entrato nel merito di specifiche difficoltà operative di estrema attualità, ha infatti richiamato l'attenzione della Commissione sulla necessità di semplificare la tecnica legislativa, sui testi unici fiscali e sullo Statuto del contribuente, l’opportunità di superare l’obbligo del visto di conformità pur mantenendo sistemi di controllo delle compensazioni, la necessità di evitare di istituire ulteriori certificazioni che andrebbero a detrimento della semplificazione e costituirebbero un mero orpello burocratico nonché una breve analisi sullo spesometro, di cui si è chiesta la semestralità anche per il 2018, e sulle comunicazioni trimestrali delle liquidazioni IVA.