Schema D.Lgs. semplificazione fiscale e dichiarazione redditi precompilata: l'INT condivide totalmente le osservazioni della Commissione Finanze e tesoro del Senato
La Commissione Finanze e tesoro del Senato ha depositato il parere con osservazioni sullo schema del D.LGS. semplificazione fiscale e dichiarazione redditi precompilata, particolarmente su questo ultimo punto l' Istituto Nazionale Tributaristi è in perfetta sintonia con l'estensore del parere Sen. Gianluca Rossi che scrive : "..omissis per quanto riguarda l'articolo 35, rispetto ai rilievi formulati dalla Commissione, il Governo ha introdotto una modifica , non prevista, dell'articolo 11 del Decreto del Ministro delle Finanze del 1999 n.164, in materia di attività di assistenza fiscale e di avvalimento dei CAF di alcune categorie di professionisti: in esito a tale innovazione , stante il rinvio normativo a quanto previsto dall'art. . 3 comma 3 lettere a) e b) del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1997, n.322, si determina l'esclusione dei geometri e dei tributaristi dall'elenco dei professionisti di cui possono avvalersi i CAF. Tale esito non appare condivisibile. ... omissis"
Il Presidente dell' INT Alemanno che aveva inviato una nota sulla problematica al Presidente della Commissione Finanze Mauro Maria Marino, prende atto favorevolmente dell' osservazione e dichiara: " Ringrazio il Presidente Marino, il sen. Rossi ed i membri della Commissione per avere compreso che si commetterebbe un grave errore nel imitare l'operatività di una parte degli intermediari fiscali, l'ambizioso progetto della dichiarazione dei redditi precompilata potrà avere maggiori possibilità di successo solo se tutti gli intermediari fiscali autorizzati, che oggi operano nel settore, potranno accedere per conto terzi al modello e prestare assistenza ai contribuenti.
E' paradossale che in un momento così importante di rilancio e di necessità di liberalizzazioni, nel settore tributario si prevedano limitazioni alle funzioni tipiche di tutti gli intermediari fiscali. Spero si sia trattato di errore e non di volontà, peraltro la storia passata e recente del settore insegna che tutte le funzioni che sono state delegate a pochi soggetti anziché alla totalità di coloro che operano nell'ambito della consulenza fiscale non hanno sortito alcun effetto positivo.
Invece il fisco telematico che rappresenta oggi un sistema di trasmissioni dati tra contribuenti e amministrazione finanziaria funziona ed è uno dei sistemi migliori in ambito internazionale, proprio perché si avvale della collaborazione di tutti gli intermediari fiscali autorizzati.
Pertanto il modello dichiarativo precompilato deve poter essere "lavorato" da tutti gli intermediari fiscali di cui all'articolo 3, comma 3, del regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n.322. e non solo da quelli delle lettere a) e b) del predetto Decreto, si porrebbe così rimedio ad una situazione discriminante per una consistente parte gli intermediari fiscali e penalizzante per tutto il sistema."