Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato

Il nuovo redditometro: prime considerazioni

Roma
  04-01-2013

Per il Presidente dell' Istituto Nazionale Tributaristi, Riccardo Alemanno, ogni strumento che possa fare emergere imponibile sottratto a tassazione è da accogliere positivamente, quindi anche la nuova versione del c.d. redditometro può essere estremamente utile nella lotta all'evasione fiscale.

Chiarito ciò Alemanno mette in guardia dalle inevitabili difficoltà applicative del nuovo strumento informatico, soprattutto laddove viene richiesto al contribuente di documentare spese ed investimenti (100 voci di spesa quelle previste dal nuovo sistema di accertamento sintetico), alla necessità di giustificare tutte le forme di reddito o comunque di entrate di denaro ( ad esempio anche gli aiuti dei genitori ai figli dovranno essere tracciati se si vogliono presentare al fisco come capacità reddituale). Senza volere entrare nel merito dal punto di vista giuridico, uno strumento che sicuramente burocratizzerà la vita delle famiglie, ma il cui fine , ovvero fare emergere i redditi non dichiarati, è sicuramente condivisibile anche per il mantenimento e possibilmente dell'incremento degli aiuti al welfare.

Naturalmente un giudizio ponderato potrà essere dato solo avere provato, nel concreto e con casi reali ovvero " su strada", il nuovo strumento di controllo, sicuramente sarà importante il dialogo con gli uffici dell'Agenzia delle Entrate preposti alla sua applicazione. Ai cittadini dovrà essere dato un congruo periodo di tempo per recuperare i documenti giustificatici di investimenti, reddito e spesa. Inoltre sarà fondamentale il ruolo delle banche dati delle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici nonché degli istituti di credito, la loro capacità di incrociare dati e documenti potrebbe sollevare il contribuente dal presentare documentazione già in loro possesso, cosa che nel recente passato ha invece incontrato grosse problematiche.

Insomma uno strumento che se serve a colpire chi possiede beni di lusso ed ha un alto tenore di vita ma dichiara redditi bassi, senza fornirne giustificazione, ben venga, se invece si tramuterà in una sorta di controllo della vita delle persone e delle famiglie allora vorrebbe dire che se ne è sbagliato l'uso.

Naturalmente sarebbe tempo che, contestualmente ai nuovi strumenti della giusta lotta all'evasione, si iniziassero a dare segnali premianti ai contribuenti corretti che tanto hanno già dato per risollevare le sorti del nostro Paese, solo così si darebbe concretezza e senso al recupero di entrate da parte dello Stato.

" D'altra parte " sottolinea il Presidente Alemanno " i miei nonni che di mestiere facevano gli agricoltori, dopo avere seminato attendevano il raccolto e se ciò non accadeva significava che l'annata non era stata buona,e per i tanti contribuenti italiani corretti da troppi anni le annate non sono buone."