Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato

INT: TASI discriminante e parziale la proroga concessa, necessario prevedere la non applicabilità delle sanzioni ai versamenti del 16 giugno

Roma
  22-05-2014

Il Presidente dell'Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, ha inviato un'ulteriore lettera al Ministro Padoan ed al Sottosegretario Zanetti, con la quale evidenzia una profonda amarezza per una proroga che " ...solo per alcuni contribuenti mitiga il caos creatosi attorno al nuovo tributo/tassa" e che provoca una forte discriminazione "... nei confronti di chi possiede immobili nei comuni che hanno deliberato entro i termini previsti, mi spiace pertanto constatare, ancora una volta, che nel nostro Paese non sempre chi rispetta le regole viene poi premiato o quanto meno non penalizzato.".

Grande amarezza ma anche una ulteriore richiesta nella missiva di Alemanno: "... confermo le estreme difficoltà ed i costi che il contribuente dovrà affrontare per i calcoli ed il versamento della Tasi, con il rischio di inevitabili contenziosi. Per evitare almeno questa ultima nefasta ipotesi Le chiedo di valutare, sempre nel solo interesse del cittadino – contribuente, di prevedere in merito al versamento dell’acconto Tasi del 16 giugno, la non applicazione delle sanzioni per differenze tra il versato ed il dovuto se tali differenze vengano sanate con versamento entro il 16 settembre / ottobre.".

Alemanno che rivolge un appello al Ministro e del Sottosegretario confidando nelle loro qualità tecniche ed umane, spera di non dovere più scrivere lettere come questa e si scusa per i toni forti utilizzati ma evidenzia che : "... questa è la realtà dei fatti, la quotidianità di chi opera sul territorio che deve mediare tra cittadini e normative che non sempre sono facilmente spiegabili ed applicabili.".

Il Presidente dell'INT in merito alla vicenda Tasi ed alle lettere inviate al titolare del Dicastero dell'Economia ha dichiarato: " Anche se ormai sono molti anni che devo affrontare problematiche spesso paradossali in ambito tributario, continuo a non volere cedere all'amarezza ed allo sconforto di norme che sembrano emanate ed applicate da chi non conosce la realtà del Paese, limitandomi a dire tanto è così o ad elevare una sterile protesta. Continuerò a stigmatizzare certe situazioni, fornendo però alternative che possano evitare al contribuente ulteriori difficoltà e costi. Nei giorni scorsi ho scritto su un social network ad una collega amareggiata e rassegnata che bisogna resistere sempre rassegnarsi mai, forse proprio dai colleghi e dal senso di responsabilità derivante dal mandato a rappresentarli deriva la volontà di non abbattersi, nonostante ci sia chi ce la metta proprio tutta per riuscire a farlo.".